Nota Introduttiva

 

Per opera di singole società, di tecnici e dei Comitati Regionali, si avanza, da qualche tempo, la proposta di attestare ufficialmente l’opera di promozione e insegnamento del tiro con l’arco, che alcuni soggetti, generalmente non tesserati Fitarco, svolgono in ambiti occasionali, a volte professionali, in ogni modo al di fuori della regolamentata attività federale.

Gli ambienti in cui si svolge quest’attività sono, com’è noto, molteplici, e vanno dai corsi brevi tenuti dai tecnici societari, o da semplici arcieri, agli insegnati elementari o d’educazione fisica con cui collaborano nella diffusione del nostro sport nelle scuole;

ad analoghe operazioni tenute, però, dai Comitati regionali a gruppi di docenti d’educazione fisica, che eventualmente intendano introdurre il tiro nelle loro classi;

a chi si occupa di turismo sportivo nei villaggi vacanze, alberghi, stazioni termali ecc.;

a chi ha frequentato o frequenterà corsi di formazione universitaria sportiva in cui sia convenuto, fra le materie studiate, l’insegnamento del tiro con l’arco; senza dimenticare chi promuove il tiro presso fiere, centri estivi e ricreativi di differente genere.

La varietà delle richieste e dei soggetti che le originano, hanno trovato sinora risposte altrettanto variegate, con cui società, Comitati e persino privati, quindi estranei alla nostra federazione, hanno risposto alla questione, nell’assoluto silenzio della Federazione, che però registra questo fenomeno in costante ascesa.

È del tutto evidente che la promozione e diffusione della nostra pratica sportiva deve molto a queste persone che, pur operando nel proprio interesse e senza alcun titolo, contribuiscono a diffondere il tiro e allargare la platea di possibili tesserati.

Con l’approvazione della presente normativa, la Fitarco ha deciso di intervenire disciplinando il fenomeno, sia offrendo una veste ufficiale alla partecipazione a questo tipo di corsi, sia dando organicità ai corsi stessi; pertanto l’attestato conseguito dai partecipanti vuole semplicemente provare l’avvenuta frequenza di un corso di formazione e il superamento di obiettivi minimi d’apprendimento, nell’intento che ciò sia necessario e sufficiente ad avvicinare nel modo più corretto, produttivo e attraente possibile un ampio pubblico; ne consegue che la figura dell’ "animatore di tiro con l’arco", non rientra tra quelle, riconosciute e disciplinate, dei tecnici federali, essendo principalmente, anche se non esclusivamente, rivolto a persone estranee alla Federazione e dunque a non assoggettabili suoi regolamenti.

 

La Commissione Formazione Quadri  

 

 

NORMATIVA
ANIMATORI DI TIRO CON L’ARCO

(deliberata dal C.F. l’8 dicembre 2002)

 

Riconoscimento ufficiale della partecipazione ai corsi di formazione di soggetti, tesserati e non tesserati Fitarco, intenzionati ad avviare neofiti all’apprendimento del tiro con l’arco in settori socio educativi e/o del turismo sportivo (animatori di tiro con l’arco)

I soggetti organizzatori del corso di formazione e attestanti la partecipazione sono: i Comitati Regionali.

I soggetti interessati al corso di formazione sono: cittadini italiani in possesso dei seguenti requisiti:

Ÿ Compimento dei 16 anni

Ÿ Diploma di scuola media inferiore

La domanda d’iscrizione, unitamente all’attestazione del pagamento della quota di partecipazione, deve essere indirizzata direttamente al Presidente del Comitato Regionale.

La frequenza al corso è obbligatoria ai fini del conseguimento dell’attestato.

CORSO DI FORMAZIONE

Finalità:

Fornire le conoscenze di base per l’insegnamento del tiro con l’arco in ambiti socio-educativi, del turismo sportivo, delle vacanze.

Tipologia:

Il corso avrà carattere pratico-teorico

Luogo degli incontri:

Un’aula e palestra attrezzate.

Articolazione del corso:

3 mezze giornate per un totale di 12 ore, minimo, di lezioni teorico-pratiche.

Strutturazione degli incontri e metodo di lavoro:

In ogni incontro è prevista una breve introduzione di carattere informativo (es. manutenzione dei materiali), cui seguirà una parte di tipo pratico ed esercitante per favorire l’acquisizione operativa da parte dei corsisti. Quest’ultimo aspetto va assolutamente privilegiato.

Docente/i del corso:

Tecnico/i, regolarmente iscritto/i all’albo dei tecnici federali, possibilmente con esperienza di corsi e facilità di comunicazione.

Strumentazione e materiali didattici:

Ÿ Videoregistratore e Tv

Ÿ Il corso, prevalentemente pratico, deve prevedere archi scuola (DS), frecce di varie lunghezze e spessore, materiale per la manutenzione (freccia per predeterminare l’allungo di un principiante, impennatori, colle per alette e punte, filo per punti d'incocco e serving, taglia tubi ecc.) in misura sufficiente per ogni partecipante.

Ÿ Materiale per la manutenzione

Ÿ Rivista arcieri, materiale promozionale, elenchi dei club arcieristici d’Italia e dei negozi di arcieria.

Ÿ Gadget, opuscoli, offerte varie del comitato organizzatore (ad esempio il Comitato regionale, in accordo con la società più vicina al corsista, potrebbe consentirgli di frequentare per due o tre settimane il club, dopo il conseguimento del "diploma")

Ÿ Il volume * "IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. ed. S.S.S-Roma 1995, specialmente le parti relative a: il materiale di base e i passi 1,2,3,4, 13,17

Ÿ Il volume * "INSEGNARE IL TIRO CON L’ARCO" di Haywood e Lewis. ed. S.S.S-Roma 1995 Specialmente le parti relative a: prepara i tuoi allievi al successo e i passi 1,2,3,4, 13,17

Ÿ "TIRO CON L'ARCO", videocassette VHS; vol. 1 e 2. Consulenza tecnica di S. Spigarelli; Ed.Columbia Tri Stars.

Ÿ Qualsiasi cosa l’ente organizzatore possa prevedere come necessario.

 

Temi, argomenti e quadro orario degli incontri.

Tutti i temi qui esposti sono ampiamente trattati nei capitoli dei due testi didattici, suggeriti sopra, a corredo del corso.

I corsisti devono esercitarsi, imparando a tirare e provando ad insegnare agli altri. Si suggerisce un lavoro a coppie con la supervisione del docente.

  

Argomento

Tipo di lavoro

Tempo stimato

1

Il tiro con l’arco: le sue specialità, i luoghi in cui si pratica, l’organizzazione che lo anima (Fitarco, i praticanti, i club, le possibilità di continuare a svolgere l’attività dopo l’iniziazione ecc.). Utile il materiale audiovisivo suggerito sopra come strumento didattico.

Teorico (aula con videoregistratore)

60’

2

Gestione dei gruppi e tecniche per organizzare un gruppo d’allievi.

Teorico-pratico

30’

3

L’attrezzatura di base per organizzare un gruppo d’allievi. Descrizione del materiale e quantità necessaria; elenco dei negozi che forniscono materiale.

Teorico-pratico (aula). Tutto il materiale deve essere visionato e manipolato dagli allievi

90’

4

Il campo di tiro: disposizione, sicurezza, attrezzatura.

Teorico (aula) per definire linee generali

30’

5

Tirare in sicurezza: le regole di sicurezza. I pericoli di cattivo uso del materiale. I pericoli di una tecnica sbagliata. L’estrazione delle frecce.

Teorico-pratico (aula palestra con paglioni)

30’

6

La manutenzione del materiale.

Teorico-pratico (palestra e attrezzatura di manutenzione)

90’

7

La procedura preliminare per l’iniziazione: verifica dell’occhio dominante e dell’allungo per la scelta di archi e frecce più adatti all’allievo.

Pratico (palestra con materiale per test e misura allunghi e libbraggi)

30’

8

La tecnica di tiro:
Apprendere lo stile dell’arco nudo e/o con il mirino per facilitare l’approccio e il successo dell’allievo.
La mimesi del gesto senza e con l’arco. Il posizionamento del corpo rispetto al bersaglio, la trazione il rilascio.
La prima freccia. Le altre frecce.
Tirare per divertirsi: esercizi e giochi facilitanti.

Teorico- pratico (palestra attrezzata con materiale di tiro per ogni corsista e paglioni).
I corsisti apprendono a tirare. Provano poi a far eseguire il gesto al compagno istruendolo su passi necessari:
Preparazione.
Trazione e mira
Rilascio

180’

 9

Correzione dei principali errori: guida al migliore successo e attenzione alla sicurezza dell’allievo per non pregiudicare il proseguimento dell’attività.
La penna direttrice. L’aggancio della corda. L’incocco, la posizione dei piedi.
Rilascio con le dita che si aprono in successione
Flessione del braccio dell’arco.
La freccia cade dal rest
La corda colpisce il braccio
L’allievo piega il polso della mano dell’arco o per estende il braccio.
L’allievo si allontana o si avvicina al bersaglio inclinandosi o alzando la spalla dell’arco.
L’allievo, al rilascio abbassa il braccio dell’arco.

Teorico-pratico (palestra attrezzata con materiale di tiro per ogni corsista e paglioni)
Prima il docente descrive il possibile errore e la sua correzione. I corsisti, a coppie, osservano il gesto del compagno e correggono l’errore con la supervisione del docente.

180’

L’attestato

Alla fine degli incontri il Comitato Regionale (anche per tramite del Comitato provinciale) rilascia un attestato di partecipazione (meglio se sotto forma di tesserino) lo abilità ad iniziare al tiro con l’arco chiunque si trovi al di fuori della struttura federale.

Esempio:

 

 

FITARCO

 Il Comitato Regionale _______________________

(eventualmente) in collaborazione con il _______________ di ___________

RILASCIA

al Sig. _____________________________

Attestato di partecipazione al corso di formazione

per l’insegnamento del Tiro con l’Arco

svolto a____________ nel mese di _______ 200__, per un totale di 12 ore

 

Il Presidente del C.R._______________

 

 

Ÿ L’attestazione consente di iniziare neofiti al Tiro con l’Arco in settori socio-educativi e del turismo sportivo, non disciplinati dalle normative della FITARCO.